Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia
Ombra, penombra, riflesso. Quando la luce nel suo corso viene ad incontrare un corpo opaco, viene o arrestata, o riflessa, lasciando dietro del corpo
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I raggi o pennelli che partono da un punto luminoso sono rettilinei, e divergenti, cioè si allontanano sempre più gli uni dagli altri. Quando i raggi
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Quando il mezzo o corpo trasparente (p. e. l’aria, l’acqua, il vetro, ecc.) entro cui cammina la luce, non è omogeneo, ma viene a variare di densità
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La riflessione della luce si utilizza negli specchi. Gli specchi sono di metallo o di vetro, e servono principalmente a far vedere l'immagine degli
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di densità o di natura chimica, e con una tale disposizione che i raggi passino obliquamente dall’uno all’altro mezzo, allora la luce è deviata dal suo
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Spiegazione. — Suppongo di avere tre corpi O, P, Q rispettivamente colorati in blù, giallo, rosso; mescolo questi corpi, ed ottengo il misto m, che
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minimo, o nullo; mentre là, dove la luce è minima o nulla, l’attinismo è il massimo. Questo prova che l’attinismo, la luce, ed il calore, quantunque
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La luce naturale si cambia in luce polarizzata o colla semplice riflessione fatta sotto un certo angolo, o colla rifrazione in circostanze
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Le lenti si distinguono in collettive o convergenti, ed in dispersive o divergenti; le prime hanno il loro maggiore spessore nel mezzo, le altre lo
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d la distanza del suo foco o della sua immagine, ossia aC,
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Infatti, sia o un punto luminoso, i raggi incidenti o l formando colla perpendicolare C n, tirata dal centro di curvatura della lente, un angolo più
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Si vede che ciò che vi ha di più importante presso un diaframma, è la sua posizione più o meno distante dalla lente, e la sua grandezza od apertura
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sempre curve, o all’indentro o all’infuori.
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La camera oscura per copiare viene adoperata a riprodurre fotografie, dipinti, piccoli rilievi, ecc., o in grandezza naturale, o in grandezza
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Siano o ed o’ i due occhi dell’osservatore. A ciascuno di essi viene un raggio oA o’A da ogni punto, come A del corpo
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Quando si hanno a produrre stereografie che comprendono solo oggetti lontani, questi avendo naturalmente poco rilievo, o come direbbesi, poca
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Gli acidi si riconoscono adunque da ciò che scacciano gli acidi, o vengono scacciati col mezzo di questi dalle loro combinazioni colle basi. Ma essi
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P. essendo il peso specifico o la densità, e d il grado areometrico corrispondente.
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Il fotografo estrae sempre l’albumina che impiega dalle uova di gallina, separandola dal rosso o tuorlo, che per contenere una specie d’olio farebbe
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1° Nel collocare in un vaso di terra o di vetro un diaframma o tubo poroso, riempiere questo con una dilungata soluzione di acido solforico, e quello
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Una soluzione di acido gallico, conservata fuori del contatto dell'aria in una bottiglia ripiena sino al suo turacciolo, acquista in dieci, o
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Il sapor dolce del miele deriva da ciò che esso contiene del zuccaro di uva, o glucosia, ed un liquido zuccherino analogo
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In una capsula di porcellana, così grande da essere capace di contenere circa un litro d’acqua, metti 100 grammi di albumina o bianco d’uovo, facendo
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Onde ottenere lo stesso effetto si propose di intaccare la superficie del vetro con tripoli, con rosso d'Inghilterra o con altre polveri dure bagnate
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Questa soluzione designata da Talbot col nome di aceto-nitrato d’argento devi farla alla temperatura ordinaria, in un vaso di vetro o di porcellana
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Un tal modo è utile, perchè dispensa dalla noia che accompagna l'uso della gutta perca o della cera. Alcuni finalmente prescrivono di introdurre la
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piano in cui si fa l’immagine senza preventivamente lasciarla toccare o guastare dalla luce. Questo quadro o telaio, che tu chiamar lo voglia, è ciò che
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Metti al foco il vetro spulito, o appannato (a) della camera oscura, facendolo avanzare o retrocedere col mezzo della parte mobile della camera, fino
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Soluzione di nitrato d’argento. — Metti in un vaso di vetro o di porcellana:
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moderare l’azione dell’acido nitro-solforico. Quando questo è troppo concentrato il cotone viene bensì reso fulminante in sommo grado, ma o perde
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4aModo di correggere il sensibilizzatore quando non produce più buoni risultati. — Possiamo fare varie ipotesi. O il bagno non è neutro, o il bagno
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luminosa che produce l’impressione fotografica può non coincidere coll’immagine luminosa che l’occhio vede, ed essere o più vicina o più lontana dall
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Infatti, suppongasi un piano verticale che passi per AB e per O, questo piano comprenderà la verticale Oo, e siccome questa taglia il vetro in o, ne
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certa distanza da O, ma sempre sulla retta che congiunge B con O. L’immagine di AB non può dunque essere fuori del piano che passa per AB e per o
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O il foco principale della lente;
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Supponiamo che il vetro smerigliato sia enormemente largo, infinito, che la retta AB incontri questo vetro in A e CD in C. Se si immagina calata da O
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Altre rette parallele darebbero similmente delle immagini che tutte sono poste sopra rette passanti per o.
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ad un grado di concentrazione troppo forte. Ora molti fotografi lo hanno adottato con pieno successo, o solo o alternativamente, coll’acido
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esso ha l’apparenza di un velo, o a dir meglio di una nebbia più o meno fitta, che copre l’immagine.
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, succede molto presto, p. e. in due o tre minuti di tempo, specialmente quando l’iposolfito di soda 40 per 100, o la soluzione di cianuro di potassio sono
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Le prove positive dirette dovendosi osservare sopra fondo nero, ne nasce che il loro rovescio usasi coprire con vernice nera o nero-bruna, composta p
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Trattandosi di dover conservare per molto tempo la carta allo stato sensibile si rinnoverà ancora una volta o due l’acqua di lavamento.
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Quando si ravvisa convenevolmente sviluppata, la prova si lava nell’acqua al riparo dalla luce, rinnovando due o tre
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ben piana, un quaderno o due di carta bibula, da filtro o da stampa, ben candida e di una grana ben fina.
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3 parti di cloruro di sodio, o cloruro d'ammonio.
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senza confusioni; inoltre, non potendosi regolare la durata dell'esposizione, le prove positive quasi sempre si guastano, riescono o troppo chiare o
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Perciò egli è affatto indispensabile di avere una così detta pressa a copiare (a) o macchina a copiare (Chassis positif — Printing frame — Kopirrahme).
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Vi sono negative molto chiare e trasparenti, le quali lasciano riprodursi con un buon sole nel breve spazio di due o tre minuti, od anche meno
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Quando il coloramento blù, o violaceo della prova sarà tolto dall’iposolfito, e la lamina avrà riguadagnato il suo naturale splendore, si introduce
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Se invece di sviluppare l’immagine col mercurio si pone la lamina impressionata dietro di un vetro rosso o giallo, e quindi si espone il tutto alla
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